Car Sharing
Il car sharing (dall'inglese auto condivisa o condivisione dell'automobile) è un servizio che permette di utilizzare un'automobile su prenotazione, prelevandola e riportandola in un parcheggio e pagando in ragione dell'utilizzo fatto.
Questo servizio viene utilizzato all'interno di politiche di mobilità sostenibile per favorire il passaggio dal possesso del mezzo all'uso dello stesso (cioè all'accesso al servizio di mobilità) in modo da consentire di rinunciare all'automobile privata ma non alla flessibilità delle proprie esigenze di mobilità; l'auto, in questo modo passa dall'ambito dei beni di consumo a quello dei servizi.
Tipicamente si tratta di un servizio commerciale erogato da apposite aziende spesso con l'appoggio di associazioni ambientaliste ed enti locali.
Il car sharing si distingue dal car pooling: in quest'ultimo modello più persone viaggiano insieme nella stessa auto, che normalmente è di proprietà di uno dei viaggiatori e dividono tra loro le spese di viaggio e manutenzione; il car sharing, invece, può essere assimilato a un autonoleggio a ore con automobili parcheggiate in più punti della città. È inoltre emersa una ulteriore variante del car sharing: il "car sharing peer-to-peer" che prevede l'uso di auto condivise non appartenenti ad una flotta dedicata (come nel car sharing tradizionale) ma appartenenti agli stessi membri della comunità iscritta al servizio; in quest'ultimo caso, quindi, il car sharing è assimilabile (non ad un noleggio a ore bensì) ad una multiproprietà del veicolo.
Chi eroga un servizio di auto condivisa gestisce una flotta di automobili ricoverate in appositi parcheggi. L'utente iscritto al servizio prenota l'auto presso il parcheggio preferito (telefonicamente o via web), la usa e la riconsegna al parcheggio di origine quando ha finito di usarla (comunque entro lo scadere del periodo prenotato); è quindi necessario prenotare in anticipo l'utilizzo dell'auto specificando il periodo di utilizzo. In alcuni casi si può selezionare un parcheggio differente da quello di prelievo per la restituzione del veicolo previa comunicazione in fase di prenotazione e con eventuale sovrapprezzo previsto da contratto.
Il costo per l'utente comprende una quota annuale e le quote a consumo relative ai singoli periodi di utilizzo basate su una tariffa di tipo binario, ovvero sulla combinazione di durata del periodo di prenotazione e percorrenza effettiva. Il gestore del servizio si prende carico di tutte le incombenze e le spese relative alla gestione dell'auto (es. assicurazione, manutenzione, tasse, ecc.), carburante compreso.
Quando si possiede un'auto privata, gran parte dei costi relativi sono tendenzialmente indipendenti dall'utilizzo che se ne fa: acquisto, manutenzione, assicurazione, tasse; chi possiede un'auto tende spesso a percepire solo i "costi vivi" (carburante, pedaggi, sosta) o al massimo quelli relativi all'usura (gomme, freni ecc.) visto che i costi fissi non possono essere evitati. Questo porta a sottovalutare il costo dell'utilizzo dell'auto e quindi ad utilizzarla più di quanto sia opportuno anche dal punto di vista del proprio bilancio individuale o familiare (o aziendale). Il possesso di un'automobile implica, oltretutto, il costo di acquisto e la svalutazione al momento della vendita, oltre agli ovvi rischi di furto o danneggiamento; l'auto condivisa rende invece i costi relativi all'uso dell'auto prevalentemente dipendenti dall'utilizzo distribuendo invece i costi fissi tra più persone in modo da abbattere significativamente la quota di costo fisso sostenuto da ogni utente. In tal modo si percepisce il vero costo dell'auto ogni volta che si deve decidere di usarla (o, viceversa, l'effettivo risparmio che si otterrebbe non usandola); di conseguenza, usare un'auto in condivisione invece che una di proprietà tende a ridurre l'utilizzo che se ne fa.
La filosofia del car sharing è alla base dei progetti di van sharing, dedicati al trasporto delle merci in ambito urbano.
Un servizio di auto condivisa è vantaggioso per la Collettività:
- è possibile soddisfare gran parte delle proprie esigenze di mobilità usando il trasporto pubblico o la mobilità non motorizzata;
- la densità della popolazione consente di coprire un numeroso bacino di utenza con ciascun parcheggio mantenendo modesta la distanza tra il parcheggio e l'abitazione degli utenti.
- il possesso di un'auto scarsamente utilizzata ha costi elevati, soprattutto se rapportati alla percorrenza (garage, assicurazione, revisioni ecc.)
- riduzione del numero di automobili parcheggiate su strada
- rotazione rapida del materiale: le automobili in condivisione vengono utilizzate intensivamente e quindi tendono a essere rinnovate con frequenza superiore rispetto alle automobili private che vanno a sostituire
Gli utenti guideranno quindi auto più recenti di quelle di cui sarebbero stati proprietari in assenza del servizio con diversi vantaggi:
- maggiore sicurezza stradale: le auto più recenti sono tendenzialmente tecnologicamente più sicure
- impatto ambientale: si godranno dei più recenti progressi tecnologici in termini di emissioni e consumi
- le automobili verranno dismesse per usura e non per invecchiamento e quindi ciascuna potrà sviluppare un chilometraggio maggiore
Visto il notevole beneficio che una Comunità urbana ottiene con tale servizio i Comuni (di concerto con le aziende di trasporto pubblico locale) tendono in genere a favorirne l'uso con importanti agevolazioni quali ad esempio:
- l'uso delle corsie preferenziali e l'accesso gratuito alle ZTL;
- la sosta gratuita in centro;
- la possibilità di circolare anche in periodi di limitazione del traffico (es. targhe alterne, blocchi della circolazione per superamento delle soglie inquinanti ecc.).